Consiglio vivamente a tutti coloro che passano di qui di leggere, il prima possibile, anche solo un passo scritto da Anthony De Mello.
Spentosi nel 1987 dopo che la Chiesa lo accusò di "usare i passi del Vangelo" come chiodi ai quali appendere i quadretti dei suoi insegnamenti, De Mello potè comunque contare su di una nutrita schiera di gesuiti che furono rapiti dalla sua parola e che continuarono a dar vita alle sue pubblicazioni.
Io in poche parole lo amo!
"Messaggio per un aquila che si crede un pollo" fu il primo dei libri che lessi e credo che abbia inciso molto sul modo in cui percepivo la vita. Il mio pensiero ed il suo a volte praticamente coincidevano. Ma in che consiste il pensiero positivo? Come si può permettere ad un libro di cambiarti la vita, rendendola felice ed appagante, nonostante tutto?Non possiamo pretendere che siano gli altri a renderci felici, né che siano loro ad alimentare in noi l'amore per la vita. L'amore per la vita è la scintilla che Dio ha acceso in noi nell'attimo stesso del nostro concepimento; l'amore per la vita è fame, desiderio, curiosità, gusto. Ma se siamo sazi o, peggio, nauseati di cibo, di cose, di parole, di preoccupazioni… il fuoco interiore resta soffocato, si affievolisce e, nei casi più tragici, siamo noi stessi a spegnerlo definitivamente.
Pensare positivo significa imparare a non appoggiarsi su qualcun altro o su qualcos'altro per vivere, ma cercare anzitutto quelle nascoste, e a volte insospettate, energie interiori che ognuno di noi possiede per ritrovare fiducia nel quotidiano, ottimismo per il futuro, coraggio nelle difficoltà della vita.
Pensare positivo significa imparare a non appoggiarsi su qualcun altro o su qualcos'altro per vivere, ma cercare anzitutto quelle nascoste, e a volte insospettate, energie interiori che ognuno di noi possiede per ritrovare fiducia nel quotidiano, ottimismo per il futuro, coraggio nelle difficoltà della vita.
Il problema sostanziale è che, a dieci anni di distanza, non ho ancora avuto la forza di riprogrammare il computer che ho nella mia testa per cercare di limitare i danni che questa società così frenetica e impazzita produce su ognuno di noi.
La fiammella si è riaccesa ed ho da poco acquistato "Il segreto della felicità", una delle sue opere postume.
Giungendo a metà lettura, ho così scoperto non solo che la mia pigrizia mentale non ha fatto che aumentare, negli ultimi anni, la mia inermità di fronte agli sbagli e ai soliti vizi mentali, ma anche che gli alibi per non attuare il "vero" cambiamento, quello di cui avrei realmente bisogno in questi giorni, si sono moltiplicati.
Non si può certo rimanere sordi di fronte ad alcune delle sue più celebri affermazioni. Il gioco delle 3 scimmiette (nonsento, nonvedo, nonparlo) sarebbe impossibile oltreché scorretto.
Da "Messaggio per un aquila che si crede un pollo".
Devo necessariamente incazzarmi per questa mia inettitudine o semplicemente chiudere il libro?
Da "Messaggio per un aquila che si crede un pollo".
Alcuni di noi vengono svegliati dall'aspra realtà della vita. Soffriamo a tal punto da svegliarci. Ma la gente non fa che andare a sbattere contro la vita, una volta dopo l'altra. Continua a girare in stato di sonnambulismo. Non si sveglia mai. Purtroppo, non le viene mai in mente che potrebbe esistere un altro modo di vivere. Non le viene in mente che potrebbe esserci un modo migliore di vivere. Tuttavia, se non si è ancora stati bastonati a sufficienza, e se non si è sofferto abbastanza, c'è anche un altro modo per svegliarsi: ascoltare.
La vita è un mistero, il che significa che la mente razionale non è in grado di comprenderla. Per questo dovete svegliarvi, e improvvisamente vi renderete conto che la realtà non è problematica: il problema siete voi.
Tutti noi odiamo il nuovo. Lo odiamo davvero. E prima affrontiamo questo fatto, meglio sarà.
Volete cambiare il mondo? Che ne dite di cominciare da voi stessi? Che ne dite di venire trasformati per primi? Ma come si ottiene il cambiamento? Attraverso l'osservazione. Attraverso la comprensione. Senza interferenze o giudizi da parte vostra. Perché quel che si giudica non si può comprendere.
La vita è un mistero, il che significa che la mente razionale non è in grado di comprenderla. Per questo dovete svegliarvi, e improvvisamente vi renderete conto che la realtà non è problematica: il problema siete voi.
Tutti noi odiamo il nuovo. Lo odiamo davvero. E prima affrontiamo questo fatto, meglio sarà.
Volete cambiare il mondo? Che ne dite di cominciare da voi stessi? Che ne dite di venire trasformati per primi? Ma come si ottiene il cambiamento? Attraverso l'osservazione. Attraverso la comprensione. Senza interferenze o giudizi da parte vostra. Perché quel che si giudica non si può comprendere.
Devo necessariamente incazzarmi per questa mia inettitudine o semplicemente chiudere il libro?
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dai sparane una più grossa