Mi veniva da titolare questo post come "le cagate brevettate" ma la mia vena poetica non poteva essere tanto scurrile e inoltre l'articolo in questione è ancora in fase di sperimentazione.
In compenso lascio a voi giudicare se è possibile che Facebook ci debba seguire anche nell'aldilà.
Con la "grande" trovata cinese di e-Tomb ciò sarebbe possibile. Gli asiatici avrebbero appunto inventato un criptico gadget collegabile alla propria lapide con dei pannelli solari e attraverso il quale sarebbe possibile aggiornare il proprio status con immagini, video e post creati quando non si era ancora schiattati e archiviati in una memoria interna.
Il tutto comprensivo di Bluetooth per consentire ai parenti del defunto - tocchiamo palle - di mantenere "vivo" il contatto con il caro estinto o, meglio, di tenere in vita il suo profilo sui principali social network.
Il tutto comprensivo di Bluetooth per consentire ai parenti del defunto - tocchiamo palle - di mantenere "vivo" il contatto con il caro estinto o, meglio, di tenere in vita il suo profilo sui principali social network.
E qui faccio il serio. Mi è capitato di aprire profili su Facebook di persone scomparse dopo un tragico incidente e di leggere i loro ultimi messaggi, quelli che avevano scritto inconsapevolmente e poco prima che la fatalità li colpisse. La sensazione che ho provato è stata quella di un buco nel cuore, che si allargava come una pozzanghera di inquetudine mano a mano che comparivano i messaggi di cordoglio di amici e parenti.
Su uno di questi, una pagina dedicata ad un ragazzo delle mie parti deceduto in motocicletta mi sono anche soffermato più volte, per lasciare qualche poesia, non senza un velo di commozione.
Ma l'idea di avere 450 contatti di cui 300 è di gente già sepolta no! Preferisco allora un vaso cinese, con le urine dopate di Morgan dentro!
Mettiamoci una pietra sopra ...
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dai sparane una più grossa