Gli Uccelli è uno straordinario capolavoro hitchcockiano che vede il regista stranamente coinvolto in una vicenda tratta da un racconto di Daphne DuMaurier, non più centrata sull'oscurità dell'animo umano bensì sul deragliato rapporto tra popolazione e natura.
Quel che ne segue è un film con protagonisti impeccabili e pittoresca scenografia californiana in cui l’inspiegabile attacco ornitologico, sulla località di Bodega Bay, coincide con l’entrée dell’affascinante cittadina di verde vestita Tippi Hedren, quale elemento di rottura che da il là alla reazione.
L’allegoria di una realtà sociale stretta in un paesino della provincia americana e preda di una catastrofe ecologica sarà poi costante che torna nel cinema del decennio successivo.
Squirm - I carnivori venuti dalla Savana e Dogs - Questo cane uccide, entrambi del 1976, sono solo alcuni degli esempi che fanno apertamente il verso a cliché quali: la venuta dello straniero, la madre vedova dai nervi a fior di pelle, la protezione per la casa e la premonizione di una sciagura che - per quanto confinata - sarà universale. Esempi di quanto il “know how” di Mr. Hitchcock abbia genialmente influenzato.
Ne "Gli Uccelli", impressionante è la metamorfosi che l’imperturbabile protagonista Miss Daniels subisce nel corso di questo tragico week end, uscendone distrutta.
Memorabile la scena del suo ferimento sulla barca da parte di un gabbiano, dopo il quale si ode solo il cupo ronzio del motore acceso come a fare da sfondo alla solitudine umana.
Magistrale quella della cabina telefonica in cui ella si rinchiude in cerca d’asilo e che diviene un cubo di cristallo quadrimensionale, nel quale lo spettatore viene suo malgrado intrappolato insieme a lei e ridotto a testimone passivo di una soffocante panoramica sulla città in preda al panico; e sottilmente evocativa della tecnica a “taglia e cuci” tipica della doccia di Psyco, quella sull’attacco finale in soffitta.
Un classico imperituro che non può mancare nella propria collezione. Degni di nota, nel dvd, i provini della Hedren, la storyboard per un finale alternativo ed il “making of” che ne svela la magia e i dietro le quinte attraverso la voce dei protagonisti.
Quel che ne segue è un film con protagonisti impeccabili e pittoresca scenografia californiana in cui l’inspiegabile attacco ornitologico, sulla località di Bodega Bay, coincide con l’entrée dell’affascinante cittadina di verde vestita Tippi Hedren, quale elemento di rottura che da il là alla reazione.
L’allegoria di una realtà sociale stretta in un paesino della provincia americana e preda di una catastrofe ecologica sarà poi costante che torna nel cinema del decennio successivo.
Squirm - I carnivori venuti dalla Savana e Dogs - Questo cane uccide, entrambi del 1976, sono solo alcuni degli esempi che fanno apertamente il verso a cliché quali: la venuta dello straniero, la madre vedova dai nervi a fior di pelle, la protezione per la casa e la premonizione di una sciagura che - per quanto confinata - sarà universale. Esempi di quanto il “know how” di Mr. Hitchcock abbia genialmente influenzato.
Ne "Gli Uccelli", impressionante è la metamorfosi che l’imperturbabile protagonista Miss Daniels subisce nel corso di questo tragico week end, uscendone distrutta.
Memorabile la scena del suo ferimento sulla barca da parte di un gabbiano, dopo il quale si ode solo il cupo ronzio del motore acceso come a fare da sfondo alla solitudine umana.
Magistrale quella della cabina telefonica in cui ella si rinchiude in cerca d’asilo e che diviene un cubo di cristallo quadrimensionale, nel quale lo spettatore viene suo malgrado intrappolato insieme a lei e ridotto a testimone passivo di una soffocante panoramica sulla città in preda al panico; e sottilmente evocativa della tecnica a “taglia e cuci” tipica della doccia di Psyco, quella sull’attacco finale in soffitta.
Un classico imperituro che non può mancare nella propria collezione. Degni di nota, nel dvd, i provini della Hedren, la storyboard per un finale alternativo ed il “making of” che ne svela la magia e i dietro le quinte attraverso la voce dei protagonisti.
Un film al volo
Confesso che tra i film di Hitchcock "Gli Uccelli" non è il mio preferito. Mi danno maggiori soddisfazioni "La Finestra sul Cortile", "La Donna che Visse Due Volte" o anche il più trascurato e meno valutato "Nodo alla Gola".
RispondiElimina"Gli Uccelli" però ha di buono almeno due caratteristiche horror meno scontate di quanto si potrebbe pensare: il fatto che la minaccia rimanga indefinita nelle sue cause e nelle sue ragioni (quindi problematica anche da risolvere), e il fatto che il finale della storia rimanga virtualmente aperto.
Tra coloro che hanno poi fatto tesoro di questa lezione c'è anche Stephen King mio amato: si veda ad esempio il racconto "La Nebbia" (dal quale stanno per trarre un film: cosa che dati gli infelici precedenti già mi toglie il sonno... ).
La Nebbia? Io ricordo un certo film The Fog di John Carpenter che è stato rifatto di recente, ma non credo c'entrino l'uno con l'altro. Su Gli Uccelli, posso dirti che è un'opera che per me ha un forte valore affettivo, poiché la vidi durante un sabato sera della mia infanzia che non dimenticai più e rimasi molto legato alle sue atmosfere. Ed è proprio l'influenza che ha avuto sulle produzioni degli anni successivi ad intrigarmi parecchio.
RispondiEliminaNo, il vecchio film non c'entra.
RispondiEliminaCapisco il valore affettivo: pensa che a volte io ricordo persino con chi ero quando ho comprato qualche libro a cui tengo particolarmente!