Alla fine lo ha fatto.
Non ha preso più appuntamento dalla parrucchiera.
Cancellato l'orario dall'agendina, gettata la tinta, spazio libero alla ricrescita.
Ed è stato subito scandalo!
"Daria, sembri malata".
"Daria, ma che ti è successo?".
"Bignardi sei diventata nonna?".
Questi solo alcuni degli "apprezzamenti" che la nota e attuale direttrice di Rai 3 si è sentita esprimere sui social mentre presentava i prossimi palinsesti invernali della rete da gente che, evidentemente, dei palinsensti fregava un cazzo.
Ora, lasciatevelo dire da chi è incanutito presto: farsi la tinta ai capelli ogni 15 giorni è un trattamento che viola la convenzione dei diritti umani. E' una cambiale, una spada di Damocle. Una gran rottura di zebedei, e non fatemi essere volgare. E ve lo dice uno che amava scurire il proprio colore anche quando era semplicemente castano e ancora minorenne.
Se Daria Bignardi ha deciso di mostrare tutti i suoi anni lasciandosi bianca, ora che la televisione ha deciso di farla dal dietro le quinte, ben venga! Non credo che il suo nuovo look debba andare di pari passo con un invecchiamento di ruolo professionale altrimenti giudicheremmo i libri dalla copertina.
Sarebbe così, se la Bignardi si fosse tinta di bianco per dari un tono diverso, più dirigenziale ma quello che è accaduto è esattamente il contrario.
Smettiamola di giudicare le persone dagli anni che passano. A volte, per questioni ereditarie, ci si incanutisce prima del previsto. Altre volte sono gli altri a farti incanutire per disperazione, ma questo è un altro paio di maniche sul quale ho cercato giurisprudenza per chiedere i danni e senza successo.
Vai così Bignardi. Il contenente e il contenuto sono entrambi degni di nota. e la tua bellezza ha tutta la mia approvazione.
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dai sparane una più grossa