In Italia abbiamo delle rare bellezze e neanche ce ne accorgiamo preferendo guardare con miopia all'estero senza nemmeno sapere ciò che cerchiamo. Io sono per la conservazione del nostro patrimonio culturale e Urbano Barberini ne fa ampiamente parte.
Bello, alto, dalla recitazione sopraffina, romano e nobile d'origine.
All'anagrafe fa Urbano Riario Sforza Barberini Colonna di Sciarra (immagino che la patente sia un pieghevole tipo volantino dell'Ikea per contenere anche l'indirizzo di casa).
All'anagrafe fa Urbano Riario Sforza Barberini Colonna di Sciarra (immagino che la patente sia un pieghevole tipo volantino dell'Ikea per contenere anche l'indirizzo di casa).
L'altra sera zappando in tv - cioè il gerundio di zapping - rivedo un vecchio film di Lamberto Bava, regista del quale conservo ancora l'autografo dopo averlo incontrato a Trieste dove, quel giorno, sedevo in una stanza insieme a "robetta" tipo lui, Joe Dante e Ruggero Deodato. Giornata memorabile.
D'un tratto sullo schermo mi appare Urbano giovane, modalità anni '80, al fianco di Natasha Hovey, intento a combattere i "Demoni" (che poi era il titolo del film) e ho un flash! "Ma certo!" - mi dico - "Urbano Barberini era il famoso coiffeur omosessuale nella fiction "Il Bello delle Donne", quello che aveva sposato la perfida Giuliana De Sio. Ma ancor prima è stato anche - ed è lì che lo conobbi - il famigerato Alan Santini in "Opera" di Dario Argento!".
Quello di Alan Santini, misterioso commissario alle prese con un killer affetto da sadismo (SPOILER: che poi era lui, cioè il commissario indagava praticamente su se stesso...), è un ruolo che non puoi dimenticare. E' il corteggiatore bello e invadente che molti rifiuterebbero solo per farsi rincorrere ulteriormente da lui.
"Opera" del 1987 è una delle creazioni di Argento a me più care.
Ero al primo anno di liceo e quando lo guardo - cioè quando non serro gli occhi per le scene raccapriccianti, cosa che la protagonista purtroppo non può fare - non posso fare a meno di respirare quella mitica percezione di un'Italia ancora tutta da bere, di quell'epoca paninara e di quella creatività che Argento possedeva prima di tramutarsi definitivamente in rame e che lo spinse a ridurre il Teatro Regio di Parma ad una voliera di corvi durante la rappresentazione del Macbeth.
Insomma, Urbano Barberini - oggi uomo notevole, dai tratti maturi e insuperabile attore di teatro - da giovane, pur se forse ancora acerbo dal punto di vista attoriale, era proprio un grande gnocco.
Nello stesso 1987, sotto la direzione di Lamberto Bava, girerà un episodio della serie "Brivido Giallo" intitolato "Per Sempre" dove interpreterà l'oscuro e conturbante ospite giunto nottetempo nella locanda gestita da Gioia Scola in un punto imprecisato del lago di Bolsena e si rivelerà il fantasma del marito che lei aveva accoppato con l'aiuto del giovane amante.
Un'attività cinematografica prolifica la sua, che lo porterà a contatto con Zeffirelli per il suo "Otello" nel quale interpreterà un sensuale Cassio (la sequenza del sogno è densa di erotismo) toccando altresì punte internazionali in "Casino Royale", capitolo della saga di James Bond.
Un'attività cinematografica prolifica la sua, che lo porterà a contatto con Zeffirelli per il suo "Otello" nel quale interpreterà un sensuale Cassio (la sequenza del sogno è densa di erotismo) toccando altresì punte internazionali in "Casino Royale", capitolo della saga di James Bond.
Barberini da parecchi anni intrattiene un sodalizio artistico teatrale con Franca Valeri con la quale recita sul palco nella pièce farina del sacco della Valeri "Il Cambio dei Cavalli" mentre sulle sue sole spalle porta in scena un monologo psicoanalitico eccezionale, intitolato "Sulle Spine", nato dalla penna di Daniele Falleri.
E sulle spine stanno anche tutti coloro che vorrebbero sapere se Barberini ha una moglie nascosta.
E sulle spine stanno anche tutti coloro che vorrebbero sapere se Barberini ha una moglie nascosta.
Urbano Barberini and Mark Gregory are simply the two sexiest and most Drop Dead Gorgeous italian male actors from the 80s.
RispondiElimina