martedì 4 febbraio 2014

Jared Padalecki non ne twitta una dritta

Con Twitter ho la stessa dimestichezza che potrebbe averci Ramsete II ma il putiferio che periodicamente solleva Jared Padalecki nell'utilizzarlo non poteva lasciarmi indifferente nemmeno stavolta, dato che se ne parla ormai ovunque.

Tutto cominciò con la frecciata lanciata da Padalecki all'erede al trono d'Inghilterra, George, figlio di Kate e del Principe William. Quella volta il Sam di Supernatural se la prese con una certa stampa colpevole, a suo dire, di dare troppo spazio alla nascita di un bambino enormemente privilegiato.
Ma è in queste ultime ore che il Pada ne spara un'altra.


Dopo aver esortato gli americani a firmare la petizione per revocare il permesso lavorativo a Justin Bieber e rispedirlo così in Canada - da dove è venuto - in modo da liberare il Paese dalle sue scorribande, Jared dice la sua anche sulla morte del noto attore Philip Seymour Hoffmann (trovato morto per overdose un paio di giorni fa nel suo appartamento).
Il problema non è tanto ciò che dice ma quando lo dice.

Affermare che "Triste" non è la parola che userei per descrivere un uomo di 46 anni che getta la sua vita in pasto alle droghe. Meglio dire "senza senso". "Stupido" a poche ore dalla notizia del ritrovamento del corpo dell'attore, è sembrato a molti quanto meno inappropriato.
E per quanto i fans cerchino di difenderlo con la solita scarsa obiettività che può avere un fan, il fuoco di fila si è ormai aperto e piovono pallottole sulla testa piuttosto alta del giovane texano, che ha provveduto prontamente alla cancellazione del suo pensiero. E conseguente ritrattazione.

"Senza classe, senza gusto e odioso" sono i complimenti migliori che la gente gli stia riservando, specie sul suo board personale.

Togliete al Pada l'account prima che la vendetta di Lilith si compia sul suo Tablet! Del resto ci sarà pure un motivo per cui il collega Jensen Ackles dei social network non voglia sentire nemmeno parlare? E' forse più furbo di lui?

3 commenti:

  1. Capisco che parlare di "stupidità" in relazione alla morte di qualcuno possa essere considerato di cattivo gusto. In questo caso però, dato che c'è di mezzo una overdose, capisco anche Jared: a volte la rabbia impotente prende il sopravvento.
    Francamente, è un po' ciò che ho provato io alla notizia della morte di Philip Seymour Hoffman: un senso di spreco infinito, tanto per la vita umana in sè, quanto per il suo immenso talento di attore.
    Sono cose che non lasciano proprio tranquilli...

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  2. E' vero. Drogarsi inizialmente è una scelta. Una scelta ovviamente stupida. Poi diventa una non scelta tanto che si può definire una patologia. E' stata più che altro la mancanza di tatto e di sensibilità da parte di Padalecki verso i parenti e il pubblico in generale a lasciare l'amaro in bocca. Un mio tweet non avrebbe certo avuto risonanza ma lui, in quanto uomo del mondo dello spettacolo, dello stesso mondo di Hoffman, forse è stato inopportuno. L'ultimo film che vidi con Hoffman fu "Le Idi di Marzo" e posso dire con tranquillità che la sua interpretazione riusciva ad eclissare quella di Gosling e di Clooney insieme. Ma cosa manca a questi che cadono come birilli? (leggasi Monteith e Bieber, gente della stessa parrocchia).

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  3. Forse gli manca l'equilibrio che tiene su le persone normali.
    Che essendo appunto normali, vivono normalmente i loro problemi, mentre le cosiddette "star" li vivono ingigantiti.
    E' tristissimo che gente con tali potenzialità cada - come dici giustamente tu - alla stregua di poveri birilli.
    Ma un po' di forza interiore, potrebbero racimolarla persino loro...

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dai sparane una più grossa