Questa poi, per me, è l'estate dedicata a James Norton e alle sue scelte attoriali che mi sembrano sempre più azzeccate.
Ritrovarmeli quindi insieme in War and Peace è stato come incontrare due amici di vecchia data in una lontana stazione ferroviaria russa e prendere il treno con loro.
L'adattamento del romanzo di Tolstoj è datato 2016 e come tutti i drama inglesi, per quanto bene sono fatti, stanno davvero spopolando nel mondo e nel mio cuore. Come loro: Natasha (Lily James) Rostova e Andrej (James Norton) Bolkonsky.
Non mi spenderò sull'epico capolavoro di Leo perché sembrerei inopportuno di fronte ad un tale diamante della letteratura russa che sto cercando di terminare sotto l'ombrellone, ma due parole sugli ingredienti di questa ricetta televisiva sento di doverle dire.
Passione travolgente: ne abbiamo.
Magistrali scene belliche: quante ne volete ma dosate senza soffocare le vicende sentimentali.
Perfezione dei costumi: da Oscar.
Ritmo narrativo: andante.
Fedeltà storica: altissima.
Sensazionalismi: per fortuna, nessuno.
Se leggere il libro potrebbe affaticarvi gli occhi, sappiate che con 6 episodi ve la cavereste in maniera ugualmente dignitosa. E potreste anche apprezzare un'inedita Dana Scully (Gillian Anderson) non più a caccia di alieni post-moderni ma nei panni ben più pomposi della salottiera moscovita Anna Pavlovna Scherer.
Dannati inglesi, io semplicemente vi amo. E questa è perfezione. E adesso andate in pace...
Dannati inglesi, io semplicemente vi amo. E questa è perfezione. E adesso andate in pace...
Mi sta venendo voglia di rileggere GUERRA & PACE, impresa già compiuta nell'adolescenza e mai più ripetuta per mancanza di tempo. Magari avere lo sceneggiato sottomano aiuterebbe...
RispondiEliminaIn questo momento sono esattamente a metà perché non voglio perdermi alcun dettaglio e mi soffermo a tradurre le innumerevoli parti in francese e in tedesco che riempiono dialoghi e missive. Lo ADORO. Amo Tolstoj, la sua concezione religiosa, il ritratto della società russa, degli ambienti, dell'interiorità umana. Trovo che abbia un trasporto uguale per i personaggi femminili e maschili e una sensibilità unica nel descrivere l'animo innamorato sotto entrambi i profili sessuali. Trovo che sia anche una lettura scorrevole, persino nelle parti belliche dove, credevo, avrei avuto maggiore difficoltà di concentrazione. Se puoi, riprendilo in mano Lady. La miniserie è molto utile nell'agevolare la lettura permettendoti di dare un volto preciso ai nomi (non sempre corrispondente, tuttavia, alla descrizione tolstoiana).
RispondiElimina