La stoccata proviene da Dagospia, le cui indiscrezioni trapelano giornalmente a cura di Roberto D'Agostino. Mettendo insieme un po' di indiscrezioni, qualche considerazione propria e alcune impressioni personali un articolo a firma del giornalista Alberto Dandolo pubblicato sul noto sito concluderebbe che Marc Marquez... sarebbe finocchio!
"Sappiamo che ama uscire con i suoi amici (rigorosamente maschi), che nella sua comitiva storica ci sono due ragazzi gay dichiarati e che più di qualche volta pare sia stato avvistato uscire da un noto locale “gay friendly” (di proprietà del ristoratore catalano Ramon Morales) nel quartiere radical chic e frocione del Born (in prossimità del Museo Picasso) a Barcellona".
"E' giovane e dai modi delicati, ha un rapporto simbiotico con sua madre e alle ragazze preferisce il suo lavoro o la compagnia di amici uomini. No, non è un'immagine di Cristiano Malgioglio adolescente ma il ritratto del campione Marc Marquez".
"E' giovane e dai modi delicati, ha un rapporto simbiotico con sua madre e alle ragazze preferisce il suo lavoro o la compagnia di amici uomini. No, non è un'immagine di Cristiano Malgioglio adolescente ma il ritratto del campione Marc Marquez".
E per bocca dello stesso Marquez.
"Ragazze? Vorrei restare con le moto perché mi piace tutto di loro e non hanno mai di che lamentarsi. Sono libero, non ho nessuno accanto a me...il lavoro è il mio unico amore".
Il "giovane e leggiadro" campione - scrive quindi Dagospia - sarebbe "assai insensibile al fascino della gnocca".
E infine.
Pare inoltre che il recordman spagnolo abbia rifiutato avances importanti e che il suo procuratore - "preoccupato dell'immagine poco virile del suo assistito" - abbia pure cercato, invano, di fidanzarlo "a mezzo stampa" ma le trattative con la tronista argentina Samira Jalil non sarebbero andate a buon fine per questioni di cachet.
Peccato. Peccato davvero. Che un articolo simile intriso di pregiudizio omofobico e maschilista sia uscito a ridosso dei fatti di Sepang, quando Marquez e Valentino Rossi, domenica scorsa, a momenti si picchiavano in pista per un'evidente scorrettezza dettata dalla protervia dello spagnolo.
Peccato sì. Perché questa etichetta di omosessuale piove su Marquez quasi come uno schiaffo per ciò che è successo. Quasi che dare del gay al motociclista sia la giusta punizione per aver attentato all'idolatria italica verso le due ruote del sacro Valentino.
Peccato sì. Perché questa etichetta di omosessuale piove su Marquez quasi come uno schiaffo per ciò che è successo. Quasi che dare del gay al motociclista sia la giusta punizione per aver attentato all'idolatria italica verso le due ruote del sacro Valentino.
E ora, come se non bastasse, ci si mettono anche Le Iene che denunciano di essere state percosse nell'abitazione di Marquez dopo essersi recate in Spagna con il chiaro intento, mi sembra chiaro, di fare un servizio provocatorio e nel loro stile.
La macchina del fango è partita. Per quanto Marquez abbia già pagato in termini disciplinari per quello che ha fatto domenica, questo non basta. Perché Marquez è altresì "insensibile al fascino della gnocca". E allora fatevene una ragione invece che dileggiare.
Gus Kensworthy, sciatore olimpionico statunitense, ha fatto coming out pochi giorni fa. Non per questo è stato impalato con le ciaspole o spedito in Siberia con lo Skilift, dove invece sarebbe da mandare un certo tipo di giornalismo nostrano.
Ciò premesso, se dovesse scoppiare un conflitto diplomatico tra Spagna e Italia, tranquilli! Ci vado io da Marquez a fare da paciere. E senza nemmeno il rimborso spese! Toh!
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dai sparane una più grossa