Ammetto di avere una particolare propensione per l'elettro-swing et similia tanto da chiedermi se sono vissuto all'epoca delle due guerre nel '900 senza rendermene conto ma quest'uomo non lo si può ignorare.
Quest'uomo è assolutamente un genio!
Quest'uomo è assolutamente un genio!
Marcus Fureder, dj austriaco quarantenne che ti remixa su due piedi una Lana Del Rey.
Che sempre su due piedi ti sforna una band con il suo nome (d'arte, aka Parov Stelar).
Che fonda una propria etichetta discografica dal nome pretenzioso come "Etage Noir".
Che sembra essere uscito da un fumogeno jazz club degli anni '20 tanto da portare addosso strati di polvere e odore di brillantina.
Che si fa fotografare per lo più in bianco e nero come se il colore fosse una scoperta che ancora non gli appartiene.
Lui Parov.
"The Sun" è uscita l'estate scorsa ma, forse per coerenza con tutta queste serie di anacronismi che caratterizzano il suo autore, la suonano in radio soltanto adesso.
E sulla voce di Graham Candy che molti pensano, giustamente, essere una cantante donna ti incastra tra le onde di un video sopraffino, dal sapore di carta da lettera e francobolli. Quella carta ormai eclissata da mail e Whatsapp che, di sicuro, non fanno parte del mondo di Parov Stelar.
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dai sparane una più grossa