Di Olivia Hussey ho già parlato e ribadisco che sin da bambino la trovai la donna più bella del pianeta. L'unico difetto? Qualche cm in più, probabilmente, ne avrebbe fatto la perfezione. Di lei amai subito la scelta dei personaggi da interpretare, il blend anglo-argentino, la sua appartenenza a Londra ed il periodo - in prevalenza gli anni '70 - in cui fu consacrata al successo. Ecco, lei entrò poi di diritto nei miei '80, con discrezione ed un alone di mistero. Non c'era il web, all'epoca. Difficilmente giungevano, specie in Italia, notizie sul suo privato e sulle sue performance ed ogni volta in cui qualche giornale riportava una spicciola curiosità, ogni volta che il Giulietta e Romeo di Franco Zeffirelli veniva trasmesso in tv per me era una festa vera e propria, che meritava di essere ricordata. Non parliamo poi delle rarissime e notturne volte in cui passava su canali locali Black Christmas perché lì allora non era una festa ma un vero Capodanno, anzi Natale.
E a proposito dei due innamorati di Shakespeare, come procede la loro stagionatura?
E Leonard Whiting?
Ma che un colpetto ... se lo siano dati quando erano ancora in bianco e nero?
"E' fior, che nell'april nasce e languisce;
RispondiEliminaè balen, che nell'aere arde e trapassa;
è fumo, che nel ciel s'alza e svanisce".
[ da un sonetto del '600 ]
Voglio dire: tutti hanno diritto di invecchiare, anche se sono attori. E tra l'altro un attore da vecchio ha sempre la consolazione di poter recitare "Re Lear" (un'attrice invece non saprei).
Però è un po' triste verificare quanto i due siano cambiati dai tempi del film, specialmente perchè erano così commoventi proprio in virtù della loro giovinezza.
"Giulietta e Romeo" non è il mio preferito in assoluto tra i plays shakespeariani, e Zeffirelli non è un gran regista: questo film però l'avrò visto venti volte.